giovedì, maggio 10, 2007

Il ricordo che inseguo

Se lui mi chiedesse, come son sicuro vorrebbe:
"Ma non parli mai di tuo
padre?"
E lui che certo gli voleva bene penserà
che sicuramente io sono un tipo freddo
senza sentimenti.

Ma lui è abituato al modo leggero del ceto medio
di vivere i sentimenti
come forme esterne, come modi dell'apparire.

Allora potrei rispondergli che no, mi manca da morire,
ma era necessario
che lui mancasse perché io diventassi
quel che sono adesso.

Che io
potessi riprendermi tutta la responsabilità
che non mi ero mai preso prima.

Che io
fossi qui a scavare radici di piante
non stando mai solo, dato che l'ombra
di mio padre mi segue ed io scavando
faccio dell'archeologia dei segni che
lui ha lasciato nella terra
intorno a casa.

Lavorando ho scoperto una trave di legno
ficcata nel fianco del fosso e io a pensare
che ce l'aveva messa lui in quella posizione,
proprio per evitare che la terra franasse.

E ancora traccio dei piani
per questa mia archeologia:
domani lavorerò per estirpare altre erbacce
e sicuramente potrò
sudando pensare a lui e inseguirlo nel passato.

1 commento:

ablar ha detto...

ciao socio ...
alla ricerca di un senso di appartenenza ...
baci