martedì, settembre 11, 2007

Ricerca e innovazione in Sanità per un nuovo Welfare







"Appello agli operatori del settore per il programma ed il progetto politico del Partito Democratico"

Il documento si presenta a mio parere con toni eccessivamente enfatici circa il progresso occidentale della medicina, con un evidente appiattimento sui mezzi tecnologici, tanto da prospettare una visione tecnicistica e poco politica della ricerca e dell'innovazione in sanità. Sono scarse, infatti, le proposte di carattere culturale. Innovazione è sviluppo tecnico tout court. Si fa riferimenti ad aumenti della spesa per l'ammodernamento del parco tecnologico, necessità di cablaggi e sviluppoo di infrastrutture, ma non si sottolinea abbastanza a quale fine. Si continua a pensare al mezzo e non al bisogno che questo dovrebbe contribuire a soddisfare. Dovrebbe essere compito della politica indicare questo. Ad una visione decisamente orientata alle aspirazioni di competitività dell'"Azienda Italia", non si guarda al generale sistema di welfare che vige in Italia. Manca poi una visione delle innovazioni nell'ottica dell'integrazione sociosanitaria e ci si astrae dalla realtà delle diverse culture sanitarie che agiscono nel bene e nel male dentro questo sistema e ne condizionano la governance. Quando si tratta della Telemedicina si fa cenno all'assenza di normative e coordinamento: proprio quello che dovrebbe suggerire la politica: come creare relazioni e maggiore integrazione nel sistema. Di sicuro interesse invece mi pare la sottolineatura dell'alleanza possibile fra cittadini e amministrazioni della salute quando si parla della doppia rete (fisica e digitale). Ma questo è il risultato delle innovazioni prima di tutto di carattere culturale, piuttosto che tecnologico. Alla fine del documento, si evidenzia la necessità di formulare nuove strategie per abbattere le resistenze all'adozione delle nuove tecnologie: questo avrebbe dovuto essere il contenuto del documento stesso.

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