venerdì, gennaio 27, 2012

venerdì 26 gennaio 2012

Ciao Anna,
finalmente ci provo e come viene viene. Deh ci ho messo giorni perché io da bravo nevrotico volevo cose fantasiose ultra superbe da scriverti e non le solite banalità tipo come va, come sto come stai. Per te era destinato un altro trattamento. E invece passavano i giorni e non partorivo nulla di nulla.

Ero partito con un testo letterario, preludio tipo come sto adesso e lenta immersione con rapidi flashback nel passato, te che arrivi in facoltà, io che leggevo le mie poesie... Era troppo altisonante, troppo pedante per me. Dovevo ridimensionare le mie pretese. Allora ho pensato ad una cosetta più drammatica, con un filo rosso basato sugli anni da quando ci siamo persi fino ai giorni nostri. Una lunga lettera ad effetto che credo avresti accolto come una cosa pallosissima.

E adesso mi ritrovo qui con dentro miriadi di pensieri affogati nella testa e non so se dirti dei casini o delle cose spettacolari e stupende che ho e che avevo. E' ganzo però questo turbinio di pensieri che ti rivolgo ma che spudoratamente rivolgo anche a me stesso.

"Ohi ohi devo descrivermi, devo proprio parlare di me? "
"Beh sì certo, è necessario, visto che stai cercando di relazionarti con un altro essere umano, molto caro a te per giunta"
"Verissimo, ma chissà com'è cambiata.. cosa penserà, cosa vorrà immaginare io sia adesso. E' sempre così quando siamo lanciati lontano nel tempo e nello spazio".
"Che t'importa? Conta quell'immagine che porti nel cuore. Tutta quella serie di sensazioni memorizzate".



sabato 27 gennaio 2012

Poi è venuto improvvisamente il distacco. Un salto e siamo ad adesso con una voglia incredibile di sapere di te.

Nessun commento: