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Tutto orientato al controllo ed alla repressione, senza alcunché per modificare le condizioni di base che creano il traffico. Si sa benissimo che esistono le opportunità, c'è il consenso della gente, si può fare un'altra politica per diminuire l'impatto auto in una zona che vorrebbe darsi una vocazione più "naturale" e turistica, eppure nulla. Nessuno, nemmeno a sinistra, tocchi il tabù della libertà di movimento offerta dall'auto privata. Potenziamento del mezzo pubblico (VAIBUS?), nuove licenze per il trasporto collettivo, carpooling (se ne parla anche sul sito di Pisamo) sono soluzioni possibili contro lo strapotere dell'auto privata che sta diventando una minaccia per la salute di tutti. E' notevole, infine, il disinteresse assoluto per i cambiamenti dei tempi della città, quando tutti conosciamo gli orari di punta verso Pisa ed i relativi incolonnamenti che ammorbano i nostri paesi. Non è necessariamente questione di spesa pubblica, ma di coinvolgimento della popolazione sulle scelte, creatività dell'amministrare, integrazione. Tutto quello che manca oggi e chissà quando verrà.