giovedì, febbraio 21, 2019

Oltre il bullismo...



Edward Burns Jones - Laus Veneris -1875L'occasione di parlare delle condotte violente fra adolescenti e contro i diversi di ogni genere, mi viene da un articolo della psicologa Simona Caravita che dal suo blog su Il Fatto Quotidiano posta un intervento che sottolinea il rischio del minimizzare tali atti che si configurano per quello che sono e cioè vere e proprie violenze.
 
E' pur vero che fermarsi a questo punto, prendendo coscienza di quanto emerge dalla lettura di Caravita sarebbe già importante per ognuno di noi. 

Da sociologo però mi pare necessaria una lettura più estesa del fenomeno. Infatti, un secondo passo potrebbe essere quello di ipotizzare alcuni fattori che favoriscono la minimizzazione del bullismo ed il suo scadere a meri atti goliardici.

Mi viene subito da pensare all'adulto ed al suo atteggiamento di rinuncia al proprio ruolo. Quando minimizza, abbassa la testa e più che giustificare compie un atto di acquiescenza verso lo strapotere ed il ritorno dell' aggressione come metodo per regolare le relazioni umane. 

Non abbiamo forse declassato a "buonismo" quegli atti di mediazione che dall'inizio del Rinascimento hanno fatto sì che le ordalie e le guerre venissero rimpiazzate da atti politici, cavallereschi, diplomatici veicolati dal senso di nausea avverso le violenze e le sopraffazioni?

Un tempo prendersi l'amore di una donna avveniva quasi regolarmente mediante violenze sessuali approvate e, mai eppoi mai, sottoposte a sanzione dal Diritto positivo. Questo frutto della modernità, potente strumento di regolazione dei rapporti sociali appare oggi moribondo per ipertrofia regolatoria e per iperspecializzazione. Il diritto recede ed è superato dalla logica della giungla, dove regna sovrana la logica del più forte/potente/ricco/ecc. Si veda a tale proposito "Cavalleria e parità di genere".

Un giorno forse ci accorgeremo che il declassamento del diritto e dei diritti sociali e personali, ha riaperto un antico capitolo, quello della gestione della violenza.

Non mi pare una buona idea quella degli "espertintv",i crepet che abbandonando (forse perché in tv?) ogni tentativo di approfondimento si limitano ad evocare l'autorevolezza adulta, senza fornirla di strumenti che non siano altro che ceffoni, "il sano ceffone". Insomma si evoca il ritorno al vecchio padre di famiglia violento? In questo modo ancora un punto a favore della regressione all'antico.

Ma l'umanità non è destinata alla regressione al diritto del più forte. La gentilezza nei rapporti nasce dalla condivisione di regole e valori che la società pare aver messo da parte. Il buonismo non è veicolo di comportamenti alternativi alla violenza è la sola ed unica via di salvezza.

Nessun commento: