Visualizzazione post con etichetta PASTICCIONI. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta PASTICCIONI. Mostra tutti i post

sabato, marzo 16, 2019

Lo sciopero per il clima



Stamani ascoltavo i ragazzini intervistati alle radio e mi è presa male.  Al contrario di Cruciani de La Zanzara, il quale si è dichiarato dispiaciuto profondamente per la partecipazione della figlia tredicenne al corteo.
Mi son chiesto perché io al contrario di lui stamani avevo le lacrime agli occhi, pensando al futuro dell’ambiente, ai ghiacciai che si stanno sciogliendo ed alle tremende conseguenze che ci aspettano e che subiranno i nostri figli.
Si, certo, non sono abbastanza maschio e sono inabile al “menefrego” di fascista memoria. Mi sento male a pensare a quel che stiamo perdendo. E lo sento davvero dentro. Questa distanza dalla natura che devo subire mi fa star male. Cruciani come Trump manifesta una boria tale che solo si giustifica col  suo saggio maturo e vecchio attenersi ai fatti. Nulla potranno fare questi cortei dice il pensiero dell’anziano. È una bischerata e nulla potrà cambiare. Questo spirito cinico forse ci aiuta e ci fa riflettere su quel che gli adulti dovrebbero fare per migliorare: concretezza e pragmatismo.
Le mie lacrime da ragazzina nascono invece da altro: necessità di valori di buone intenzioni di orizzonti su cui impegnarmi e sensibilizzare gli altri all’impegno.
Lui da maturo inquadra il corteo nel panorama delle vecchie ideologie e di fatto porta acqua al mulino dei violentatori dell’habitat, ai profittatori. Io ho bisogno di lacrime che ci aiutino a sopravvivere, tutti insieme. Anche coloro che negano l’imminente disastro e pensano di farla franca.

lunedì, febbraio 25, 2019

Il fascista di sinistra






Adesso si fanno vivi i razzisti e sono tanti ed escono come pantegane dai loro angoli privatissimi. Hanno preso le distanze dalla propria autonomia di giudizio, deponendo fede e idee per accodarsi agli uguali come loro e affidando la vendetta ad alcuni disperati organizzati o meno.
Ma non accade all’improvviso. Il clima si stava sempre più imbruttendo da tempo. Sotto la coltre dell’eterno pd anche in Toscana lavoravano per costruire il muro fi odio. Posso ricordare le scritte antialbanesi mai cancellate dai muri, un sindaco indipendente serio e giusto cacciato via a fini elettorali per difendere gli umori antirom del “popolo”. Eppoi le rabbie contro una famiglia, anch’essa colpevole di appartenere a quell’ etnia.
Questi loschi figuri fino a poco tempo fa votavano a sinistra, leggevano repubblica e magari avevano posti di rilievo nella politica. Insomma erano ADEGUATI, perfettamente inseriti. E ancora oggi lo sono. Anzi, declamano il loro odio razzista come un dovere dato dal loro rango sociale. Gli integerrimi sono ancora lì, rispettati ed adeguati come prima. Stanno trasformando i nostri paesi in ghetti, le nostre scuole in caserme dove gerarchia, esclusione e clientele hanno preso il posto culturale cui da tempo aspiravano.
E allora se è vero che anche la sinistra ha coltivato queste idee, allora cambiamo la politica e quel che ha favorito il perpetuarsi dell’ideologia fascista di cui anche la sinistra era portatrice e che ha permesso di continuare a questi figuri di continuare ad essere al loro posto ancora. Quindi basta con le ipocrisie, con le solite clientele ed i giochini di ributtante trasversalità. In ogni caso la sinistra è minoranza e lo sarà ancora per molto. Quindi non c’è nulla da perdere.

lunedì, febbraio 18, 2019

Quelli del discount




Vorrei poter descrivere i clienti del discount perché sono un libro aperto sulla crisi che stiamo vivendo. Il loro obiettivo è spendere il meno possibile. Comprensibile e necessario per molti di loro. Tutti, posso capire, sono costretti a mettere da parte le voci di sofisticazioni ed ingredienti pericolosi nei prodotti in vendita: acqua con battere mortale per bambini ed anziani; mozzarelle contenenti sostanze tossiche, eppoi pasta con grani dell’est contenenti glifosato in grande quantità.

Ma anche la materia delle sofisticazioni alimentari, facendo parte della categoria "catastrofi attuali" come le migrazioni ed i raggiri della finanza internazionale viene archiviata ed espulsa dalla vita e dai pensieri quotidiani.

Costretto ad evitare di pensare alle conseguenze sulla propria salute, pubblicizzate ampiamente, questo popolo impoverito, invecchiato e rancoroso, scomposto e frantumato in individui, coppie e famigliole rappresenta il cadavere del consumatore, lo zombie di una figura sociale in via di estinzione,sotto i colpi dell’ impoverimento globalizzato.

Ogni dominus, costretto nel suo angolo privatissimo, percorre gli stretti corridoi del negozio, evitando tutti gli altri con la necessaria alterigia, poiché ognuno è per sé e deve conservare la propria identità. Pur disconoscendo i comportamenti globalizzati e lamentandosi di questo mondo solcato in via esponenziale da merci e persone, corre al negozio cinese per risparmiare.

E’ un insieme di soggetti per il quale il termine “massa” non è più applicabile e non descrive niente di ciò che si sta muovendo nelle società. Forme liquide conservatrici e nello stesso tempo rivoluzionarie e radicali, privatistiche ma anche con un ineliminabile bisogno di intervento pubblico e protezione di stato.

Forgiate alla cultura tv di prima serata, hanno abbandonato memorie, sentire comune e fedi religiose ed ideologie, per sopravvivere senza alzare la voce mantenendo la rabbia, il livore e l'aggressività entro le mura del suo particolare.

giovedì, novembre 08, 2018

Ritorno al passato





Da due anni avevo smesso di scrivere su questo blog. Ero stato abbagliato dalla facilità d'uso del social. Lì tutto è semplice e farsi un social è questione di minuti. Hai tutti i servizi pronti e amici da ogni dove spuntano come funghi.
Dal passato dalla prima elementare, dai vari lavoretti svolti ed amorazzi frequentati. Gente che da anni non vedevi e che adesso chiami "amici".  Puoi fare di tutto e in pochissimo tempo. Come capita per molte cose adesso: eliminare le complicazioni, quando in quei giorni il mio blog andava mantenuto con robe sempre più complesse ed usando strumenti sempre più sofisticati e contenuti sempre più veri e quindi complessi.
Quindi lasciai perdere il mio diario. Mi son buttato anch'io nei social, pur con la coscienza sottile di aver tradito questo diario che ogni tanto occhieggiavo come un vecchio giocattolo lasciato in fondo ad un cassetto.
Poi il social mi ha stufato. Troppa gente, troppo di tutto che non ti lascia pensare. Dal social puoi solo arrabbiarti, seguendo il corteo delle frustrazioni, salutando gli "amici" per un attimo, senza seguirli davvero. E' forse allora che mi son sentito schiacciato e prigioniero del pensiero unico sotteso all'unico format frequentabile/pensabile/agibile: quello dal solito colore e dalle mille facce sempre uguali dei soliti politici. Quei contenuti non posso cancellarli. E allora torno in questa officina per smontarlo, cambiarlo o aggiustarlo come un vero meccanico sui suoi motori. Avevo voglia di forme mie che in qualche  modo esorcizzassero la mia recente schiavitù. 
E adesso sono qui nel mio orto, nel mio campo dietro casa perché questa è la mia piantagione di idee che renderanno i social solo dei trampolini per la rete, nient'altro che pozzanghere in cui saltare dopo la pioggia. Se a qualcuno interesserà mi troverà qui.


Poi il mio amico mi chiede che fine ha fatto il mio vecchio blog. Da quel momento Lentamente ho ripreso a frequentarlo.

sabato, febbraio 06, 2016

Il Tirreno, Pisa 6 febbraio 2016


Siamo atterriti e ci sta facendo soffrire dentro quel che abbiamo appreso delle violenze dell' asilo a Pisa. Ma la rabbia dei genitori per l'umiliazione dei bambini e per le conseguenze psicologiche che resteranno in loro deve far posto alla più ampia sorveglianza per non ripetere quel che è successo anche qui.

L'ammonimento d'ora in avanti non sta nel semplice cambiare scuola al bambino, ma va prima di tutto al rapporto dei genitori utenti col servizio scolastico che deve essere di contrrollo e presidio costante sulla didattica, sulle attività dei docenti e sull'organizzazione più generale delle scuola. I genitori non sono un'appendice del sistema ma debbono poter dire la loro, entrare in un rapporto dialettico con il sistema scolastico. Genitori, non limitatevi a dire la vostra solo sui regalini di fine anno, le recite e le gite. La scuola è malata e per il bene dei figli va presidiata costantemente entrando nel merito di quello che fa. Una scuola lasciata a sé stessa -è sotto i nostri occhi - produce disagio, emarginazione classista e diventa sempre più caserma come quel luogo infame.

Il secondo ammonimento riguarda, la scuola stessa che si autoprotegge, come la chiesa con i pedofili, evitando lo psicologo per il proprio personale ma dispensandolo a piene mani per i bambini "strani" o diversi. E evidente che non esiste in questo settore una politica del personale, dato che non ci si accorge del disagio di maestre "bruciate", ormai incapaci di fare il loro lavoro e quindi da destinare altrove. E evidente l'assenza di una dirigenza del merito che conosca ed abbia sensibilità diverse e meno antiche.

I servizi di pubblica utilità come gli asili e le scuole hanno bisogno di personale da manutenere, non inamovibile, che è possibile collocare altrove e qui c'è da trovare davvero un equilibrio tra i diritti dei lavoratori ed il benessere dei bambini che in questo asilo è venuto meno a scapito dei nostri piccoli

Anche le istituzioni democratiche hanno le loro responsabilità per aver usato le scuole ed i bambini solo come terreno di propaganda per riempire di applausi i loro comizi. Qui c'è da gestire il futuro dei figli e non è ammessa alcuna faciloneria: date spazio agli esperti, permettete loro di cambiare la scuola, fidatevi del loro sapere. Il Comune di Pisa avvii una commissione ad hoc che prepari progetti educativi e faccia delle scuole del territorio ambienti di cambiamento non lager e caserme come stiamo vedendo anche oggi.


domenica, maggio 19, 2013

Menu scolastico estivo






(dal 6 maggio fino al termine dell'anno scolastico).menù estivi




Settimana 1

l Pasta all'olio fagioli o purè di patate insalata
m Pasta al pesto di noci pizza o stracchino
m Riso al pomodoro castagna o purè al forno
g Pasta al pomodoro macedonia o findus
v Crema di verdure o pizza insalata
sPasta al ragù di carne frittelle o insalata

mercoledì, novembre 21, 2012

Padri d'oggi e rigurgiti machisti


In risposta a


Polito è un ex maoista che come molti aristosinistri ha un bisogno estremo di negare il proprio passato, ricorrendo al maschilismo di ritorno che identifica il padre autoritario con il paterfamiliae. La sua è una visione regressiva che usa la psicologia per far tornare i suoi conti, negando ciò che la nostra generazione di padri che per la prima volta nella storia portano insieme al curarsi dei figli, una nuova ventata di affetto, dimostrando che si è maschi anche senza punire. Polito hai così bisogno di quel dio ebraico violento e vendicativo? Hai raggiunto il successo, ma non puoi pontificare su tutto.

giovedì, marzo 10, 2011

Rapporto Osservasalute 2010: Toscana, come siamo messi?

Toscana: la Regione con meno anziani che vivono soli

Ma è quella che produce più spazzatura



La Toscana è la Regione che presenta la quota minore di anziani che vivono soli: la percentuale di persone dai 65 anni in su che vive sola in Toscana è pari al 23,6% (valore minore d´Italia), contro una media nazionale del 27,8%; la percentuale dei maschi in quella fascia d´età è del 13,6% (valore medio italiano 14,5%), quella delle femmine è del 30,8% (valore medio italiano 37,5%).

Dando uno sguardo alla salute dell´ambiente in Toscana si evidenzia una gestione dei rifiuti per molti versi da migliorare: nel 2008 la Regione presenta una produzione pro capite di rifiuti solidi urbani pari a 686 Kg per abitante - dato peggiore a livello nazionale; il valore medio nazionale per la produzione pro capite è di 541 Kg per abitante. La Toscana smaltisce in discarica una grande quantità di rifiuti: quasi 1,3 milioni di tonnellate l´anno, pari al 50,73% del totale dei rifiuti prodotti (contro una media nazionale del 49,22%) e in inceneritore il 7,61% (contro una media nazionale del 12,74%).

La Toscana fa registrare un consumo di antidepressivi pari a 54,07 dosi definite giornaliere per 1.000 abitanti nel 2009 - dato peggiore in Italia come osservato anche nella precedente edizione del Rapporto Osservasalute. A livello nazionale il consumo medio è di 34,66 DDD/1000 ab/die.

In Toscana il dato sull´utilizzo di farmaci a brevetto scaduto sul totale delle DDD prescritte è pari al 50,4% del totale dei consumi, contro una media nazionale del 46,2%. La Toscana ha una percentuale di spesa per questi farmaci pari al 32,4%, contro il valore medio nazionale di 27,8%. Entrambi i dati confermano il primato positivo della Toscana sul fronte dell´uso dei farmaci "non griffati".

Si noti inoltre che nel periodo 2002-2009 la Toscana è la Regione che ha presentato i maggiori incrementi sia nell´uso (41,4 punti percentuali) che nella spesa (26,7 punti percentuali) di farmaci a brevetto scaduto.

Sempre sul fronte farmaci si rileva che nel 2009 la Toscana presenta un valore elevato, seconda solo alla Valle d´Aosta, di spesa privata pro capite, pari al 39,9% del totale della spesa.

In Toscana il tasso standardizzato di dimissioni ospedaliere complessivo (ovvero in regime ordinario e in day hospital) è pari a 151,3 per 1.000 nel 2008; il valore medio nazionale è pari a 187,3 per 1000. Per il tasso standardizzato di dimissioni ospedaliere in regime ordinario la Toscana ha un valore pari a 100,3 per 1.000 nel 2008 - dato migliore in Italia (valore medio italiano 129,1 per 1.000).

La Regione ha una quota di donatori utilizzati (donatore dal quale almeno un organo solido è stato prelevato e trapiantato) pari a 35 per milione di popolazione - PMP - (contro il 19,4 PMP italiano - anno 2009) e una percentuale di opposizioni alla donazione pari al 28,4% (contro un valore medio italiano di 30,3%).

La Toscana, considerata da anni la Regione con la migliore organizzazione per l´individuazione del potenziale donatore, rimane quella con il miglior tasso di donatori segnalati evidenziando come un corretto governo dell´intero processo consenta il raggiungimento di livelli di eccellenza. Ciò nondimeno la Toscana, non è riuscita ad ottenere lo stesso risultato per quanto riguarda i donatori utilizzati.

domenica, novembre 28, 2010

La forsennata ricerca di un Padrone Assoluto

Sono servi dei servi, ma sentono di aver diritto a tutto. visto che pensano quel che succede come un segno del progresso. I loro possessi sono il risultato di un'energia che li rende padroni. Così hanno iniziato a portare occhiali alla gramsci a pretendere la laurea e libertà di parola e donne e motori.
Comandano con la loro tipica incertezza sulla donna dell'est di turno.

Nell'atto di creare i loro possessi hanno stabilito che loro sono i puri e loro sono gli eletti ed in quei miseri castelli, specchi della corte del Sommo Padrone, essi stabiliscono il loro potere assoluto su tutto quel che vi sta dentro. Fuori è una jungla in cui muoversi nelle sembianze del Sommo Padrone. Vivono tra democrazia per loro stessi e autoritarismo per gli altri. In effetti sono garantisti ma non per il nemico.

Il loro è un sogno di morte: essere schiacciati completamente dal più forte. Sono nati per giudicare chi li dominerà meglio. In tal modo ed in forza del loro numero e possessi, si succederanno padroni sempre più forti finché la terra non sarà ridotta all'ombra dell'ombra del Nulla Assoluto.

mercoledì, novembre 10, 2010

L'Ex Tossico

Personaggio mutante non più in gran voga nella sua primordiale veste, dato che adesso ha i panni del bodyguard stile forzaitalia e dell' impegnato ad ogni costo, l'ex tossico è una bestia variegata che ho avuto modo d'incontrare in molte delle sue mille facciate.

Sa già tutto perché ci è già passato. Passato da dove? Ma dalla sregolatezza fino alla completa socializzazione, l'uomo-fotocopia. Sa quel che è giusto sempre, come l'ex di mia cugina che però non è mai stato tossico. Da dove gli proviene tanta sicurezza possiamo solo intuirlo, dato che prima era il No che prevaleva in lui, mentre adesso è sempre il Sì. Facile redenzione: quel che prima era negativo adesso è tradotto sempre e comunque in positivo. Dalla dipendenza alla iperdipendenza, senza cambiare una virgola.

Ce ne sono dappertutto di ex tossici, aiutati nella loro ferrea visione del giusto da questo clima culturale che libera da ogni responsabilità e chiama tutti a obbedire alla regola dell'uomo ad una dimensione. Caratteristica essenziale dell' ex tossico è esserci passato, da cosa e da dove non si sa. Era sporco, brutto, istinto di morte allo stato puro, anarchico, vuoto. Adesso è ri-pulito, camicia azzurra e cravatta d'ordinanza, ligio alla regola del capo (non alla Legge dentro di sé), obbediente al suo volere.

Mi ricordo l'ingresso ad un convegno sulle droghe all' Istituto Superiore di Sanità a Roma. Erano già cominciati i lavori della Giornata. Toccava a lui. Entra Muccioli, tenuta da Capo. Corteo di bodyguard dalla faccia abbronzata, da ex che adesso rigidi nel movimento, militareschi i gesti ed il portamento irradiano deferenza all'Uomo Nuovo. Lui parla ed introduce la guerra, il Verbo, l'Eccezionale. Dice tutte le sue verità terrorizzando. Mi ricorda quel palco il balcone di piazzavenezia. Quando le cose diventano extra-ordinarie c'è aria di morte, sfida, potere e guerra. Ho paura di tutto questo, io che amo la liberale giornata normale del gustare la vita semplicemente e vedere la normalità ovunque, eccetto che in quelle facce.

lunedì, ottobre 25, 2010

Scriviamo sui muri


Ancora scritte murali, immagini ritrovate in una cartella al lavoro, del tempo (tre anni fa e mezzo fa) in cui mi sono occupato con Alessandro, pontederese di chiara fama, dell'argomento in questione. 

L'amicizia con Alessandro mi portò a conoscere un piccolo (solo come dimensioni aziendali) simpatico editore che mi regalò un libro fantastico.

Nel libro c'erano cose tipo queste qua che vedete sopra, ma suddivise in tanti argomenti fra loro intimamente collegati ( amore, droga, amore per la droga, ecc.) 

Le scritte murali sono un racconto popolare che la città scrive sulla sua propria pelle. Una ragnatela di tatuaggi che messaggeri imbrattatori dipingono nell'ombra per avvisare, imbonire, ma sempre in ogni caso e volutamente per catturare l'attenzione degli altri. 

Le scritte non sono graffiti. Stanno a questi ultimi come un romanzetto popolare sta alla Divina Commedia. Ma a differenza degli oggetti d'arte irrompono nella città con un'identità che vorrebbe mostrarsi ma non può mai farlo. Invece il graffito è arte senza artista. La scritta vive perché dietro c'è l'imbrattatore, professionista o meno che firma e si firma per attirare.

E usa l'umorismo e la spudoratezza. Ricerca l'attenzione del pubblico giacché senza di questo non avrebbe ragion d'essere. Il graffito ha un'altra dislocazione: vive di per sé, si libra nella città come fantasma, non ha regole e non ha confini, non cerca consenso, ma è pura espressione anonima. Per questo vive come arte. La scritta avvisa ed è banalità pura, quindi ironia nel/del quotidiano.


 

lunedì, settembre 10, 2007

Autovelox di troppo


Una lettera indirizzata al Sindaco per protestare che sta mettendo troppi autovelox. E' questa l'ultima trovata del cittadino lamentone che siccome ha l'automobile, deve per forza andare dove e come gli pare. E' l'Italia dei diritti senza doveri che passa dalla Casa della Libertà (del proprio porcocomodo) e che alza la voce quando viene toccato l'interesse singolare, mai per le morti per incidente stradale e nemmeno per l'uso che i comuni fanno dell'autovelox come fonte di facili incassi, piuttosto che come deterrente. Ma la pubblicità dell'auto come strumento di libertà ormai ha fatto breccia ed è parte della cultura di questo paese malandato.
Su questa tiritera dell'autovelox ho dovuto scrivere anche un altro intervento. Clicca e leggi.

giovedì, settembre 06, 2007

Se non sai l'itagliano..sallo!

Quel pomeriggio volevo restare solo, disinnescai la segreteria telefonica ed i dolori provocati dalle mie vene vorticose si facevano sentire vieppiù. Qualcuno di fronte a questo mio comportamento sarebbe rimasto putrefatto, ma io no. Ero appena stato in farmacia a prendere una tantum verde, aspirina in supposte effervescenti, un pacco di cotone idraulico e pomata per l'Irpef. Al ritorno pensavo: "Quando muoio mi faccio cromare". Con la mente altrove non avevo nemmeno blaterato il biglietto del bus, ma del resto non son mica obliquo che posso fare tutte queste cose simultaneamente!

La notizia dell'onda anonima che aveva travolto due surfisti il giorno prima mi aveva abbacchiato. I loro cadaveri presentavano chiari segni di decesso. Eppoi uno scontro fra auto che aveva causato 5 feriti e 10 confusi.Ed infine il buco dell'orzoro.Tutto in quel giorno sembrava coagulare contro il mio equilibrio mentale. Non ci stavo per nulla ed è nel mio carattere sodomizzare quando qualcosa non va. Solo la vista di una bella straniera mi dette un poco di vitalità: del resto anche l'occhio va dalla sua parte e quando mi sento così non so a che santo riavvolgermi. Nel chiuso delle mie stanze riandavo col pensiero alla mia gita a Firenze, dove ho visitato il palazzo degli infissi, gustato una buonissima trota salmonellata e comprato una bellissima maglia con il collo di volpino.

La sera era andata bene, me la sono spassata non essendo io proprio uno sterco di santo. Ho trovato un tipo guappo che era andato a lavorare negli evirati arabi e mostrava soddisfatto il suo nuovo telefonino GPL. Sapeva un sacco di lingue, anche il turchese ed ha detto che ero come il fu Mattia Bazar. Davanti a tutta la sua scienza restai illibato. Mi mostrava tutte le bellezze della città, ma io ero momentaneamente in stand-bike a causa del pesce che a forza di andare di corpo mi ero quasi disintegrato.

Ma adesso è inutile piangere sul latte macchiato.

venerdì, luglio 20, 2007

Soluzione Autovelox

Oggi su "La Nazione" c'è un articolo che parte dall'allarme sicurezza stradale nel Comune diSan Giuliano Terme - si spara la notizia dei 100 incidenti rilevati sulle nostre strade nei primi sei mesi dell'anno, per arrivare a declamare le virtù ed il lavoro svolto dai locali vigili urbani. E' un articolo di grande utilità per conoscere il lavoro di questi nostri dipendenti. Con grande consequenzialità parla l'assessore comunale Fabio Legnaiolie spiega che il Piano Sicurezza stradale del comune prevede l'installazione di rilevatori di velocità a display, rotatorie, telecamere, semafori, ecc. "con un'ingente spesa economica per la quale abbiamo attivato due mutui..."
Tutto orientato al controllo ed alla repressione, senza alcunché per modificare le condizioni di base che creano il traffico. Si sa benissimo che esistono le opportunità, c'è il consenso della gente, si può fare un'altra politica per diminuire l'impatto auto in una zona che vorrebbe darsi una vocazione più "naturale" e turistica, eppure nulla. Nessuno, nemmeno a sinistra, tocchi il tabù della libertà di movimento offerta dall'auto privata. Potenziamento del mezzo pubblico (VAIBUS?), nuove licenze per il trasporto collettivo, carpooling (se ne parla anche sul sito di Pisamo) sono soluzioni possibili contro lo strapotere dell'auto privata che sta diventando una minaccia per la salute di tutti. E' notevole, infine, il disinteresse assoluto per i cambiamenti dei tempi della città, quando tutti conosciamo gli orari di punta verso Pisa ed i relativi incolonnamenti che ammorbano i nostri paesi. Non è necessariamente questione di spesa pubblica, ma di coinvolgimento della popolazione sulle scelte, creatività dell'amministrare, integrazione. Tutto quello che manca oggi e chissà quando verrà.

martedì, luglio 10, 2007

Sagre Texane 1: il couchsurfer




In effetti domenica sera eravamo col gambini già in clima texano. La sua verve e lo sconcerto di quella pia donna della G lasciano presagire guai ed avventure a non finire, da quando la sua vena "movimentista", come la definisce l'Uomo preventivo (luca) si è scatenata e non accenna a placarsi.
Nell'apposito sito ormai pullulano e straripano foto del couchsurfer più famoso di navacchio con un'iconografia veramente inquietante, al punto che ne scopriamo una insospettabile vena romantica. Avreste mai creduto voi, anche nei sogni più folli che la sua passione è questa? E che tale passione potesse riversare su una povera innocente piantina mezzo appassita? Oppure che in un accesso di onnipotenza prendesse possesso di tutto il palazzo (a typical ancient tuscany palace)?
Notevole infine la curiosità che il nostro personaggio ispira in questo branco di mucche alpine,
Gli effetti a breve termine di quest'ultima mania non resteranno certo isolati alla Happy family, infatti è già pronta una succursale in Pisa centro con addetto alle Pubbliche relazioni e cicerone patentato poliglotta ( ma solo il tedesco perfettamente in funzione e solo con madrilingue femmine) che verrà inaugurata ben presto con una dimessa e pia signora texana pronta alla scoperta delle meraviglie pisane.

giovedì, febbraio 08, 2007

PASTICCIONI, DATE UNA MANO AD ALESSANDRO, DIO VE NE RENDERA' MERITO.

Alessandro di Pontedera (Pisa), uomo dalle mille risorse, attento ricercatore sociale e magnifico single sta raccogliendo materiale fotografico e video all over the world per un'opera enciclopedica che mostri le più belle scritte murali del nostro tempo.

Io dò immantinente una mano iniziando con queste immagini straodinarie. Se cliccate sull'immagine andate direttamente al sito del pasticcione di turno.








Il culto della personalità che Chicca o chi per lei nutre in manieta quasi perversa...

Inoltre aggiungo due immagini tratte dal sito di El Blogger’s che dedica una intera sezione ai graffiti del movimento del 77. Andiamo ad osservarne la forma ed i colori:




Qui il tema, ricorrente spesso in quel periodo, è la negazione dell'automazione come negazione dell'alienazione





Stupenda la composizione cromatica e la forma del graffito su questa saracinesca blu: un sogno ad occhi aperti. La A capovolta indica la rivoluzione che entra nella rappresentazione grafica stessa.
Continuando sulla traccia del movimento del 77 non possiamo certo dimenticare Bologna: il sito del comune mette in mostra in questa pagina alcuni graffiti murali "storici" con la relativa trascrizione.
In attesa di vostre segnalazioni e restando sempre al topos dei graffiti "politicamente scorretti", beccatevi questo interessante link, a cura del Political Graffiti Forum.