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giovedì, novembre 08, 2018
sabato, febbraio 06, 2016
Il Tirreno, Pisa 6 febbraio 2016
Siamo atterriti e ci sta facendo soffrire dentro quel che abbiamo appreso delle violenze
dell' asilo a Pisa. Ma la rabbia dei genitori per l'umiliazione dei bambini e per
le conseguenze psicologiche che resteranno in loro deve far posto alla più ampia sorveglianza per non ripetere quel che è successo anche qui.
L'ammonimento d'ora in avanti non sta nel semplice cambiare scuola al bambino, ma va prima di tutto al rapporto dei genitori utenti col servizio scolastico che deve essere di contrrollo e presidio costante sulla didattica, sulle attività dei docenti e sull'organizzazione più generale delle scuola. I genitori non sono un'appendice del sistema ma debbono poter dire la loro, entrare in un rapporto dialettico con il sistema scolastico. Genitori, non limitatevi a dire la vostra solo sui regalini di fine anno, le recite e le gite. La scuola è malata e per il bene dei figli va presidiata costantemente entrando nel merito di quello che fa. Una scuola lasciata a sé stessa -è sotto i nostri occhi - produce disagio, emarginazione classista e diventa sempre più caserma come quel luogo infame.
Il secondo ammonimento riguarda, la scuola stessa che si autoprotegge, come la chiesa con i pedofili, evitando lo psicologo per il proprio personale ma dispensandolo a piene mani per i bambini "strani" o diversi. E evidente che non esiste in questo settore una politica del personale, dato che non ci si accorge del disagio di maestre "bruciate", ormai incapaci di fare il loro lavoro e quindi da destinare altrove. E evidente l'assenza di una dirigenza del merito che conosca ed abbia sensibilità diverse e meno antiche.
I servizi di pubblica utilità come gli asili e le scuole hanno bisogno di personale da manutenere, non inamovibile, che è possibile collocare altrove e qui c'è da trovare davvero un equilibrio tra i diritti dei lavoratori ed il benessere dei bambini che in questo asilo è venuto meno a scapito dei nostri piccoli
Anche le istituzioni democratiche hanno le loro responsabilità per aver usato le scuole ed i bambini solo come terreno di propaganda per riempire di applausi i loro comizi. Qui c'è da gestire il futuro dei figli e non è ammessa alcuna faciloneria: date spazio agli esperti, permettete loro di cambiare la scuola, fidatevi del loro sapere. Il Comune di Pisa avvii una commissione ad hoc che prepari progetti educativi e faccia delle scuole del territorio ambienti di cambiamento non lager e caserme come stiamo vedendo anche oggi.
martedì, settembre 11, 2012
Riformare il nulla
Non vi preoccupate, non mollo l'argomento, l'ovosodo che non sale e nemmeno scende. Dopo la parentesi verde sugli inceneritori, parentesi tra le parole "La scuola fa schifo", ritorno all'argomento principe delle ultime settimane.
Domani comincia un nuovo anno scolastico. Mi si stringe il cuore vederlo gettato ancora una volta nella bolgia dell'ignoranza e nel laboratorio del disagio organizzato. Dovrà armarsi contro la stupidità, la faciloneria e l'assenza di umiltà che dominano questo strano modo di insegnare.
Ma insegnare cosa? Dicono che la scuola non è trasmissione di nozioni ed hanno sostituito questa vecchia modalità con il più moderno emozionale fare squadra. Bello facciamo squadra: tutti uguali, nessuno diverso. Un'idea che nelle mani sbagliate sta trasformando la scuola nel surrogato della televisione. Bravi, intuizione giusta ma nelle mani sbagliate: si sta ricreando l'omogeneizzazione delle menti e delle persone.
Tutto il contrario della cultura che è critica delle certezze, del già scontato. Ma dove stiamo andando senza cultura? E parlano di riforma della scuola: se non so dove andare cosa dovrei riformare?
mercoledì, agosto 22, 2012
La maestra è una "diversa"
Prego si accomodi signora maestra. Vengo subito al dunque: non parliamo di quale titolo di studio lei abbia acquisito e come lo abbia fatto, sorvoliamo sulle sue qualità d'insegnante ed asteniamoci dal parlare del ruolo che lei occupa. Parliamo piuttosto di come si comporta , ovvero del suo modo di comunicare con gli altri. Lei, signora maestra non gioca con nessuno, è burbera, triste, si offende se uno dei suoi alunni non le offre un bacetto. Eppoi scrive ancora a quell'età con la sinistra. In fondo lei signora maestra deve avere alcune paure, lo ammetta che ne ha. E' pur vero che lei è una femmina e le femmine sono migliori in tutto. Ma però, cavolo, lei ha anche delle insicurezze, quindi lei è una diversa. Non c'è bisogno che le metta accanto un genitore o un bambino di sostegno dato che mi dovrà portare al più presto le prove della sua diversità. Ma che genitori ha che non si curano di lei? Perché lei è diversa e resterà per sempre tale. Troppo intelligente, troppo di troppo e a noi non piace il diverso e non piace il troppo.
martedì, agosto 21, 2012
La maestra sta male
"Gli insegnanti erano tanti, sono diventati troppi; erano deboli, sono diventati fragili; erano donne e la loro categoria rappresenta l' unica ala perdente di tutto il femminismo" Ferdinando Camon
La maestra sta male. Il suo rapporto con i genitori è bruttissimo: ci vivono come scocciatori, gli intrusi che vogliono discutere alla pari con loro di concetti astratti, troppo alti e impssibili per la gente comune. Invece capita che a volte di fronte al genitore preparato si dimostrino incompetenti, approssimativi e troppo spesso mediocri.
Se il rapporto col cliente-genitore è pessimo lo dobbiamo al modo come gli insegnanti sono stati preparati. Li hanno riempiti di psicologismi che non sanno adoperare, li hanno voluti operatori per la lotta alla droga, all'alcolismo, per la prevenzione della scrofola e degli incidenti stradali. Di fronte a loro una massa informe di famiglie lassiste, dove impera la perversione ed il satanismo è di casa. Quando non sanno nulla di DSA e ancora parlano dei mancini come devianti. E' successo ieri, non nell'ottocento. Ve lo giuro.
Come volete che si atteggino questi esserini pavidi, garantiti dal paternalismo di uno stato che ha paura di valutarne le funzioni e le performance?
Ci ho lavorato e li conosco. Datemi retta, ogni sindacato che si rispetti dovrebbe assistere i precari, i meritevoli e non la massa di inetti. Che dio ce ne mandi di buoni ma purtroppo rari nantes in gurgite vasto.
lunedì, agosto 20, 2012
Il malessere della scuola
Ciao mi servirebbe un tema sul periodo di malessere che ta attraversando la scuola. La traccia è questa: la scuola sembra attraversare un periodo di malessere e sembra confusa e disorientata, gli insegnanti fanno gli psicologi e gli psicologi diffondono panico e insicurezza, in specie nel Comune di San Giuliano Terme (PISA) .Vi prego aiutatemi.
mercoledì, agosto 15, 2012
Ehi, c'è una scuola da cambiare!
".. e noi abbiamo una vera missione, in questa spaventosa miseria italiana, una missione non di potenza o di ricchezza, ma di educazione, di civilta' (Pasolini)"
Siamo nel 2012 eppure c'è ancora in questo circolo didattico di periferia degratata pisana una scuola dove, al contrario di quanto detterebbe il buonsenso, se sei bravo e intelligente desti sospetti e sei diverso. E' una scuola dove le maestre s'improvvisano psicologhe e dove si psicologizza tutto e tutti, senza che i genitori ne sappiano nulla, senza che possano parlare e partecipare.
In questa scuola l'obiettivo dichiarato è rendere tutti uguali (comunismo di ritorno?) e dunque le menti migliori, i bambini svegli, pieni di fantasia sono bollati come diversi.
La paura della diversità in questa scuola è così forte che sei mancino desti sospetti, se l'alunno non è passivo, silenzioso, perfettamente adeguato, che ha un rapporto di terrore con l'adulto, allora è diverso.
Insomma questa scuola ipocrita e vecchia è il contrario netto di quanto sbandierato ovunque: "favore l'autonomia del bambino" in realtà qui significa renderlo uguale al resto della classe, formare la mediocrità, l'insicurezza e bloccare l'autonomia; "coinvolgere le famiglie" è solo trasmettere ai genitori una serie di luoghi comuni senza senso che rivelano solo la pochezza, la mediocrità e l'estrema insufficienza del personale scolastico che non avendo mai affrontato seriamente le scienze umane preferisce "bollare", questa è la parola d'ordine.
Chiedo che tutti i genitori che hanno a cuore la sorte della scuola pubblica nel nostro territorio ricomincino a pensare con la propria testa, a discutere, a farsi avanti, a dare uno spintone per cambiarla, visto che la diversità è bella, la scuola deve ritornare a insegnare ed a far emergere l'intelligenza, i valori, la civiltà e la partecipazione.
Noi che paghiamo le tasse non siamo costretti ad accettare l'incompetenza, l'ignoranza, la sciatteria di una scuola ipocrita e creatrice di disagio.
Roberto Della Cerra 340 9655061
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