sabato, febbraio 02, 2019

Vedere l'arte




Amedeo Modigliani, La venditrice di fiori, 1919


Provato aiutando M. a copiare a lapis il dipinto del 1919 di Amedeo Modigliani "La venditrice di fiori". Aveva il compito di portare un dipinto impressionista o post impressionista su foglio da disegno riquadrato. Gli ho suggerito il dipinto del livornese. A prima vista semplice, anche considerando che non doveva riportare i colori.
Niente affatto semplice. Appaio banale, ma è stata per me una vera scoperta constatare la mia cecità, forse miopia. Man mano che anch'io mi ponevo al disegno su foglio per schizzi cominciavo a vedere davvero. Ah quanto sono stupido!
Il naso che appariva un semplice schizzo con l'appendice ripiegata a destra non lo era affatto, ma era visto con occhi analitici proprio un vero naso e così per gli occhi, e soprattutto per la bocca. Aumentava a dismisura lo stupore in me nel constatare che stavo vedendo davvero l'opera d'arte. I segni che una mano geniale aveva tracciato erano veramente descrizioni di una donna stanca, spossata e forse triste. E le mani, quelle mani al loro primo apparire gonfie, macchie grossolane di marrone chiaro sono di una forza dolcezza e verità straordinarie. Vedevo chiaramente nel dipinto numerosi riferimenti alle forme classiche e potevo apprezzare l'arte anche se non sono un esperto.

  


Nessun commento: