giovedì, aprile 23, 2009

Aldo il candidato...

Aldo si candida al Consiglio comunale e mi scrive una lettera che vorrebbe arrivare al cuore. So bene che è persona seria, non un maneggione. Politico di vecchio stampo cresciuto alla scuola delle idee e dei valori. Ma avrebbe dovuto aggiungere al cuore qualcosa di più che arrivasse anche al mio cervello, qualcosa che cercasse di scalfire la mia, anzi la nostra disaffezione.

Avrebbe dovuto dirmi cosa me ne faccio di una politica di sinistra che tanto assomiglia all'altra, quella dei rapaci.
Avrebbe dovuto dimostrarmi che nel nostro comune la lobbie dei cementificatori non si è alleata con la sinistra per cui si candida. Indicarmi almeno due tre interessi forti che lui si propone di contrastare. Due o tre obiettivi di speranza,anche piccoli. Qualcosa che mi facesse pensare che qui cambieremo rotta e non saremo un territorio come tanti altri in cui comandano i soliti gruppi di potere da sempre. quelli che ci stanno avvelenando la vita.
 
Avrebbe insomma dovuto almeno spiegarmi quali saranno gli steccati da abbattere e come farlo, come modernizzarci anche qui. Come costruire economie nuove basate sulla comunità, sullo scambio.

E invece solo un appello rivolto al passato, ma sul che fare, proprio nulla. Forse il solito scimmiottare l'aziendalismo delle municipalizzate, dove girano le solite facce di politicanti manager e allora non ci stupiamo se la gente vota l'aziendalismo doc senza scrupoli, tanto jungla per jungla meglio quella autentica.

Ma non hai capito che sinistra radicale o centrista non si può più cercare nel passato per evitare le contraddizioni del presente?


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