domenica, febbraio 06, 2011

Le fonti d'ispirazione di Van Gogh tratte da Vincent Van Gogh di G. Cafiero, Pacini 2008 - 10° parte

"Aveva necessità di andare a Marsiglia  a vedere che c'era l'eventualità di scovare i colori che desiderava perché avrebbe voluto poter creare blu alla maniera di Felix Ziem, di inventare cioè tinte e sfumature nuove." pg. 140



"Così il Mediterraneo. Si poteva lambire il mediterraneo traversando in diligenza la Camargue con vigneti, lande e terreni pianeggianti e mandrie di tori e di piccoli cavalli bianchi. Una pianura d'erbe insomma che rassomigliava a un quadro di Jacob Isaakszonn van Ruysdael sicché era possibile dipingerla anche alla maniera di Salomon Koning, l'allievo di Rembrandt, oppure di Jules Dupré... E, a Ste Maries, ragazze che facevano pensare a Cimabue e a Giotto. Minute, dritte, un pò tristi e mistiche. A guardare la bellezza di quelle donne veniva in mente anche Monticelli perché il colore aveva un ruolo predominante..." pg. 143



"Bastava uno sguardo attento , una insperata concomitanza di luce e colore, la disponibilità percettiva del proprio animo perché una giapponeseria diventasse viva, ....Quasi un Hokusai puro. L'Hokusai de "Il Fuji con il bel tempo", de "Il grande piano di Ayoama", della "Barca". O "Il Fuji" di Hodogaya". pg. 146


Nessun commento: