Ci stavo riflettendo proprio ora...
ci si confronta spesso con gli altri su ciò che si è vinto e ciò che si è perso, su cosa si è guadagnato e cosa invece ci è sfumato di mano...
la + grande perdita x ciascuno di noi credo sia il non essere capace di confrontarsi con se stessi, di non avere la forza di metterci a nudo...
quante persone sento giustificarsi e nascondersi dietro un semplice :"Ma io sono fatto così...", credo che questa sia la frase peggiore che abbia mai sentito, la frase che segna la sconfitta della battaglia con noi stessi...
nessuno di noi è fatto così e resta così, siamo tutti corpi ed esseri in movimento, ogni secondo su questa terra è evoluzione ma spesso,siamo noi,i responsabili della nostra condanna ad una squallida involuzione..
Tra i milioni di difetti credo di possedere un pregio ed è quello, proprio, di provare a mettermi in discussione, di riflettere su me stessa: mi rendo conto che posso aver errato comportandomi in un certo modo, che posso aver ferito qualcuno ed allora cerco, ci provo, a non ripercorrere le stesse strade, a non recidivare, a non cadere in quel perfido circolo vizioso...
Non credere nella propria capacità di cambiarsi, di plasmarsi, di innovarsi è il + grande fallimento della vita...
Allora ecco xchè assistiamo quotidinamente a conflitti, ad infinite diatribe che scaturiscono in lotte senza fine perchè non riflettiamo mai su noi stessi, perchè non ci mettiamo mai in discussione, perchè non siamo capaci di ammettere un errore e non cerchiamo quasi mai di far qualcosa x capire noi stessi e gli altri..."
4 commenti:
io ribadisco che l'unico modo per trovare una certa pace esistenziale è comprendere che vivere in mezzo a persone che la pensano sempre come te alla lunga può atrofizzare il cervello
e quindi farti perdere in cose che consideri rilevanti e fondamentali per la tua essenza, quando in realtà sono altre quelle su cui ci si dovrebbe concentrare per stare meglio con se stessi e di riflesso con gli altri
Nella mia vita non ho capito niente ma niente di niente...tranne che di me non so niente...Dite niente? E' già qualcosa,no? Come disse un tale:" Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli è pieno.." Siate gentili, siamo creature misteriose...Il Kaimano padano in un momento di ubriachezza molesta...
Caro anonimo,sono la misera autrice del post e da quanto affermi "..tranne che di me non so niente..", dal tuo intrigante gioco di parole emerge una realtà inequivocabile che conferma ciò che ho scritto: in qualche modo tu hai una consapevolezza di te stesso sapendo di non sapere niente di te stesso....
eleonora
Posta un commento