lunedì, febbraio 25, 2019

Il fascista di sinistra






Adesso si fanno vivi i razzisti e sono tanti ed escono come pantegane dai loro angoli privatissimi. Hanno preso le distanze dalla propria autonomia di giudizio, deponendo fede e idee per accodarsi agli uguali come loro e affidando la vendetta ad alcuni disperati organizzati o meno.
Ma non accade all’improvviso. Il clima si stava sempre più imbruttendo da tempo. Sotto la coltre dell’eterno pd anche in Toscana lavoravano per costruire il muro fi odio. Posso ricordare le scritte antialbanesi mai cancellate dai muri, un sindaco indipendente serio e giusto cacciato via a fini elettorali per difendere gli umori antirom del “popolo”. Eppoi le rabbie contro una famiglia, anch’essa colpevole di appartenere a quell’ etnia.
Questi loschi figuri fino a poco tempo fa votavano a sinistra, leggevano repubblica e magari avevano posti di rilievo nella politica. Insomma erano ADEGUATI, perfettamente inseriti. E ancora oggi lo sono. Anzi, declamano il loro odio razzista come un dovere dato dal loro rango sociale. Gli integerrimi sono ancora lì, rispettati ed adeguati come prima. Stanno trasformando i nostri paesi in ghetti, le nostre scuole in caserme dove gerarchia, esclusione e clientele hanno preso il posto culturale cui da tempo aspiravano.
E allora se è vero che anche la sinistra ha coltivato queste idee, allora cambiamo la politica e quel che ha favorito il perpetuarsi dell’ideologia fascista di cui anche la sinistra era portatrice e che ha permesso di continuare a questi figuri di continuare ad essere al loro posto ancora. Quindi basta con le ipocrisie, con le solite clientele ed i giochini di ributtante trasversalità. In ogni caso la sinistra è minoranza e lo sarà ancora per molto. Quindi non c’è nulla da perdere.

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