sabato, settembre 08, 2007

La beffa e l’ingiustizia: Pisa-Frosinone 0-1

L'ultima prova del Pisa, sconfitto da un gol inesistente dopo aver dato prova di un calcio efficace e spettacolare, mi dà lo spunto per parlare della beffa e dell'ingiustizia. Dopo la folgorante vittoria ottenuta sul campo di Bari eccitatissimo mi accingo insieme ad altri 10 mila a gustarmi l’avventura: Ventura schiera la formazione annunciata, con Trevisan al centro della difesa e Genevier a far coppia con Passiglia in mezzo al campo

La beffa arriva all'inizio del secondo tempo: i ciociari passano in vantaggio con il gol fantasma: Amerini sfiora la palla su una punizione dalla sinistra, Morello sembra salvare sulla linea ma il guardalinee giudica il pallone interamente dentro. Il Pisa prova a reagire cercando il gol soprattutto con Passiglia e Kutuzov, ma la strafiga che ci colpisce non vuol far entrare palloni in rete.

Vale la pena, a commento di questa giornata, citare la metafisica di Schopenauer: “Secondo Schopenhauer il principio metafisico, la Volontà, è irrazionale e mira unicamente alla conservazione di sé, nella completa indifferenza per il destino dell’uomo. La realtà ci appare ordinata, provvista di senso, solo come rappresentazione, come nostro modo di vederla e di ricostruirla, mentre in sé, come noumeno, è irrazionale, priva di scopi e di senso. L’uomo crede di agire sulla base di motivi e di intenzioni, ma è in realtà uno strumento della Volontà ed è condannato per ciò stesso a essere infelice. La condizione umana, sia a livello individuale che sociale, è caratterizzata dall’infelicità, dalla lacerazione e dal conflitto, dalla mancanza di senso.”

Ci illudiamo che la forza del gruppo, la sua coesione, unito al valore dei singoli (il Castillo di Bari) possano aver la meglio sul destino, ma no, esso è indifferente alle gioie del tifoso.

Per contro, i ciociari godendo di un vantaggio immeritato, dovrebbero imparare da Tommaso d'Aquino che "La gratitudine si compone di diversi gradi. Il primo consiste nel riconoscere (ut recognoscat) il beneficio ricevuto; il secondo consiste in lodare e render grazie (ut gratias agat); il terzo consiste in retribuire d'accordo con le possibilità e secondo le circostanze più opportune di tempo e luogo" (II-II, 107, 2, c). Tali circostanze si realizzeranno esattamente il 2 febbraio prossimo. In quella data essi avranno la possibilità di rendere quel che hanno avuto con grande ingiustizia. Inviate questo intervento a quei brodi, please.

Nessun commento: